L'APPARENZA INGANNA

( a volte )

Piacere!

Il primo momento in cui ci conosciamo, nel quale studiamo quale tipo di tatuaggio. La grandezza, il posto dove farlo, pizza e fichi, se colorato o bianco e nero.

Visioni

Notti all’insegna delle visioni più ricercate: draghi striscianti, gatti mannari, coccinelle assassine… prendiamo spunto. Carta penna e calamaio, e via a disegnare! Comincio con una bozza del disegno per il tatuaggio da mostrare al tatuando… poi la strappo e lo rifaccio sulla vera pelle!

Abbi cura

Dopo vari “puoi fermarti?” e cadute stile pupazzi (puppets)… se siete ancora vivi, buon per voi! Riceverete istruzioni su come curare al meglio il vostro nuovo compagno. A proposito… no! non potete andare al mare a prendere il sole.

Walter «ò marajà»

Nato nel 1462 in un sordido castello ai confini del Regno di Zamunda, passa la sua infanzia ad incidere colonnati di balsa con cannucce in sughero. Il padre, architetto ciabattino, nota in lui una spiccata predisposizione all’incisione e lo iscrive immantinente ad un corso di taglio e cucito, al quale esso si oppone con veemenza implorando per un’insegnamento rivolto alle ventole degli aeratori. Dopo 24 anni di apprendimento si sente pronto per sfondare nel mondo del lavoro, con la qualifica di “ventola”, ed apre il primo studio: il “Guz tattoo” nel borgo medievale di Tradate. Come “ventola” il lavoro non mancava, soprattutto nell’afa estiva, ma il nostro prode optava per qualcosa di più. Un ritorno alle origini. Ecco allora riaffiorare l’infante ricordo delle incisioni, esso provò dapprima con le cannucce in sughero, ma i risultati ahimé non erano soddisfacenti… ecco allora l’idea. Aghi! Senza pagliai! Da allora egli incide persone come fossero spiedini con l’alloro, rendendo le persone un po’ più colorate.

Lucas «Akul jr»

Nato chissà quando in una zona imprecisata a sud del mondo, anche lui si cimenta con aghi e colori ottenendo buoni risultati. Approda al “Guz tattoo” tramite vie traverse, e da allora ricopre il ruolo di secondo incisore specializzato nella specializzazione. Personaggio sobrio e caleidoscopicozz, esteticamente lontano anni luce dal mondo del tattoo.

Patty «Betty Boop» Yttap

Nata non si dice è una donna, a differenza degli altri due elementi oltre che bucare installa ferraglia di vario genere (piercing). Approda al “Guz tattoo” tramite vie traverse percorse insieme ad Akul. Gli ottimi risultati ottenuti, fanno sì che essa non possa passare agevolmente il metal detector. È Il lato dolce e femmile della bottega, ammalia le sue prede come una Sirena dagli occhi di Medusa.

Guz

Figura ambigua. Volteggia nell’aria invisibile ma è parte fonda(e)nte dello studio. Noi riusciamo a vederla, non so voi. Rimane sempre appollaiata sulla nostra spalla… ci consiglia e ci dirige verso la soluzione migliore. A metà tra una persona e un pupazzo. Non provate a toccarla… è molto suscettibile.